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La Fondazione collabora con Banca d’Italia nell’organizzazione dell’evento “Gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia e le strategie di adattamento e il ruolo delle imprese assicurative” (Venezia, 28 ottobre)

Pubblicato il 1 Novembre 2022
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Un evento per riflettere da vicino sui cambiamenti climatici, sulle loro conseguenze, ma anche sulle possibili strategie di adattamento. Venerdì 28 ottobre nella sede di Palazzo Manin-Dolfin si è tenuto l’incontro dal titolo “Gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia e le strategie di adattamento e il ruolo delle imprese assicurative” organizzato da Banca d’Italia in collaborazione con la Fondazione ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’ (FVMCS) e l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS).

L’evento ha visto la partecipazione di esponenti dell’Università Cà Foscari, del Centro Euro Mediterraneo sui cambiamenti climatici, delle Istituzioni locali, dell’ANIA e delle più importanti Compagnie di Assicurazione (gruppi Generali, Unipol e Reale). Due le sessioni: la prima dal titolo “I cambiamenti climatici, impatti e strategie di adattamento”, ha visto al centro della discussione i principali rischi fisici che interessano il Paese e il loro impatto economico, insieme alle principali strategie di adattamento, tra cui la copertura assicurativa.

Nella seconda sessione, dal titolo “Il mercato assicurativo e il ruolo di Venezia”, il confronto si è spostato sugli strumenti e i modelli utilizzati per la stima del rischio climatico, sui principali problemi del mercato e sul ruolo che le imprese assicurative possono avere nella mitigazione di tali rischi.

Nel suo intervento Alessandro Costa, Direttore generale e Presidente del Comitato di Gestione della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, ha presentato la mission e il modus operandi della Fondazione, illustrando l’eleggibilità di alcuni progetti a bond sostenibili. Uno strumento innovativo che si coniuga con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

I progetti saranno ‘garantiti’, ovvero di maggior appetibilità di investimento, grazie al consenso dei soci della Fondazione. Inoltre, per effetto della loro esposizione ai principali attori del mercato dei capitali, potrebbero sviluppare interesse per ulteriori approfondimenti, come l’entrata nell’equity di progetto.

Atti del convegno: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/altri-atti-convegni/2022-camb-clima/index.html?dotcache=refresh

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