La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF) è intervenuta al seminario “Del fare artigianato. Testimonianze e ispirazioni da realtà d’eccellenza” che fa parte del progetto “Homo Faber Economy” di Ca’ Foscari.
L’idea è quella di valorizzare la capacità artigiana, la manifattura, tipica del know how legato al Made in Italy. Homo Faber Economy mira a incrementare le competenze trasversali utili a valorizzare i settori tipici della realtà veneziana e a potenziarne l’occupabilità, promuovendo l’apprendimento permanente e la riqualificazione delle competenze imprenditoriali e digitali.
Come ha affermato il docente di management Stefano Micelli: «Le sfide globali impongono azioni collettive. Per questo abbiamo individuato tre parole chiave: impresa, rete ed ecosistema».
L’ateneo veneziano, nella sede di Management, ha ospitato l’approfondimento a cui hanno preso parte, durante il panel “Dialogo sugli approcci di sviluppo per la città”, il direttore generale di VSF Alessandro Costa e Stefano Micelli.
Il direttore ha presentato la Fondazione, la composizione di soci fondatori e co-fondatori, chiarendo in particolare il modus operandi: «Grazie a risorse relazionali, di know how, competenze tecniche e anche finanziarie ci muoviamo sull’approccio di intercettare e accompagnare alla realizzazione idee, iniziative, progetti che i nostri partner ci presentano. Queste vengono discusse in un contesto più ampio, raggruppato in aree tematiche, e quando l’idea raggiunge un consenso è più facile poi portarlo a realizzazione. Lo spettro ci permette di avere una filiera sufficientemente ampia per sapere chi può operare per i propri ambiti nella realizzazione dell’idea».
Costa ha poi precisato il ruolo di VSF, cioè di facilitatore e promotore di progetti che abbiano come fine ultimo la creazione di un modello integrato di sostenibilità per il territorio veneziano: «L’integrazione delle variabili sociale, economica, culturale e ambientale fornisce in questo senso una restituzione».
Il direttore è quindi entrato nel dettaglio soffermandosi sulle aree tematiche e sui progetti trasversali che interessano la Fondazione. Il dibattito si è spostato principalmente su “Venezia Città Campus”: «È un progetto che parte dall’analisi di una città che è sotto la media nazionale come città universitaria. Quindi l’idea di potenziare questo settore nasce da qui, dal fatto che probabilmente c’è un margine per crescere. Si intende sviluppare un cluster dell’economia della conoscenza coerente con le capacità di Venezia e i servizi legati alle attività formative».
Da ultimo, si è parlato anche del futuro di VSF, con l’area turismo sostenibile che è partita da circa sei mesi, passando per la centralità di un tema come quello dell’idrogeno, definito «una delle attività industriali per la riqualificazione di Porto Marghera», ma anche sulle esperienze legate a ristorazione sostenibile e moda sostenibile, che sono in corso di sviluppo.