Il contributo della scienza nella crescita che Venezia ha avuto tra l’Ottocento e il Novecento è il cuore di una mostra curata dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (IVSLA) e dalla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF). Nell’ambito della Biennale della Sostenibilità 2023 – L’era del MOSE, la mostra “Venezia e la scienza, due secoli di sostenibilità” (tra il 7 ottobre e il 12 novembre, tutti i giorni tra le 10 e le 17, ingresso gratuito) permette di scoprire le trasformazioni, guidate dal progresso scientifico e tecnologico, avvenute a Venezia nella sua più recente storia.
Attraverso oltre 80 pezzi in esposizione e 300 esplorabili grazie a un’installazione immersiva, l’esposizione analizza vari aspetti della vita cittadina, dalle infrastrutture alla mobilità, dai servizi sociali all’economia, dall’igiene alla residenzialità. Temi centrali per la modernizzazione delle grandi città europee in quel periodo storico.
«Questa mostra, con i suoi appassionanti contributi, rappresenta una sorpresa, poiché mette sotto i riflettori un periodo meno noto alla larga platea dei non specialisti e offre un interessante spaccato della modernizzazione applicata per due secoli alle peculiarità di Venezia», ha dichiarato Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF).
«L’esposizione è un viaggio attraverso documenti dell’Istituto che attestano una progettualità entusiasta, a volte stralunata ma sempre fascinosa, soprattutto rivolta a chi la città la viveva. La sostenibilità va cercata proprio nell’equilibrio che si creò tra le ambizioni della società civile del tempo e il suo contesto», ha commentato Andrea Rinaldo, presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (IVSLA).