La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) ha organizzato oggi al Museo del ‘900 – M9 la conferenza “Circular Venice, policy, pratiche e innovazione a confronto”. Nel corso dell’evento, organizzato con Regione Veneto, Comune di Venezia, ACR+ e Fondazione di Venezia si è affrontato il tema dell’economia circolare e le sue molteplici declinazioni ed applicazioni sul territorio regionale ed internazionale, grazie al coinvolgimento di istituzioni locali, esperti internazionali e del mondo accademico.
«Parlare di economia circolare significa anche accettare la grande sfida dell’uso efficiente e sostenibile delle limitate risorse a disposizione, sfida che interessa tutta la società ed è particolarmente sentita a Venezia dove ogni riflessione sull’economia e sull’ambiente deve tener conto anche di una dimensione ambientale così fragile e complessa e di una storia unica al mondo», ha esordito il presidente della FVCMS Renato Brunetta.
L’evento è entrato poi nel vivo, con la Regione Veneto che ha presentato l’aggiornamento del Piano Regionale di gestione rifiuti urbani e speciali e le azioni riconducibili alla strategia regionale per il Green Public Procurement (GPP). Queste prevedono anche per il 2024 l’assegnazione del Premio “Compraverde Veneto” per stazioni appaltanti e Imprese, giunto alla VII edizione, i cui bandi mirano a valorizzare e a diffondere le buone pratiche in tema di acquisti verdi, le migliori iniziative per l’economia circolare e sperimentare approcci innovativi in tema di sostenibilità. È stato infine presentato il Protocollo d’Intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nei settori produttivi del Veneto, sottoscritto dalla Regione, dalle Università di Padova, Venezia e Verona e da Arpav.
Per la prima volta sul territorio nazionale è stato presentato pubblicamente il Digital Product Passport, un provvedimento entrato in vigore da gennaio 2024 in tutta l’UE, che cambia il paradigma produttivo e le abitudini di acquisto dei consumatori.
Infine, le pratiche utilizzate nel territorio sono state confrontate con realtà internazionali come Barcellona, Dublino e Lisbona.