Venerdì 16 dicembre, nella sede delle Procuratie Vecchie in piazza San Marco, Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità ha presentato il dossier contenente i progetti e i cantieri tematici di attività che stanno vedendo il coinvolgimento di oltre 30 soggetti tra soci fondatori e co-fondatori. Al termine del Consiglio di indirizzo, a cui hanno partecipato il presidente della Fondazione, Renato Brunetta, e i due vicepresidenti, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, sono state annunciate due delle novità in programma: ‘Venezia Città Campus’ e la “Biennale della Sostenibilità”.
“Il primo progetto si pone l’obiettivo di “portare in città il cosiddetto modello Boston – ha detto Brunetta – dotando Venezia di un capitale umano di qualità e alta formazione composto da docenti, studenti, ricercatori e lavoratori che arriveranno da tutto il mondo per stabilirsi in città”. I dettagli dell’investimento da quattro miliardi saranno illustrati nel corso di un incontro in programma il prossimo mese di febbraio. Il “Cantiere Dieci”, ovvero la nascita della Biennale della Sostenibilità che si terrà nel 2023 e sarà affiancata a quella già in programma dell’Architettura, sarà invece il primo grande messaggio che la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità darà al mondo. “I costi della sostenibilità e dell’artificialità di Venezia – ha sottolineato Brunetta – richiedono invece un altissimo valore aggiunto: da qui la nascita della Fondazione, del supporto dello Stato e della comunità internazionale, che ha come primo obiettivo quello di rendere sostenibile l’esistenza della città, mantenere salda la sua eredità culturale proiettandola al futuro”.
Per il sindaco di Venezia e vicepresidente della Fondazione Luigi Brugnaro quello presentato è il frutto del grande lavoro che sta svolgendo Renato Brunetta e della grande unità istituzionale che c’è all’interno di questa Fondazione la cui mission deve diventare la dimostrazione, non a parole ma con fatti concreti, di come Venezia si è fatta forza partendo dalle difficoltà per vincere le proprie sfide, in anticipo rispetto ad altre città che stanno attraversando problemi simili come l’innalzamento delle maree e l’attivazione del Mose, oppure l’inquinamento di Porto Marghera.
L’incontro è stato l’occasione per illustrare le nove aree tematiche della Fondazione, nate da un’analisi condotta per identificare, a livello macro, un complesso di opportunità e di sfide che potrà avvicinare significativamente l’obbiettivo della sostenibilità dello sviluppo del sistema territoriale veneziano.
Scopri le aree tematiche qui https://vsf.foundation/attivita/
Questi i primi progetti emersi dalle attività dei cantieri:
- Cantiere Idrogeno: è in corso una mappatura delle competenze di filiera H2 espresse d aziende e istituzioni del territorio metropolitano e più in generale veneto, in riferimento ai settori upstream (generazione), midstream (stoccaggio e distribuzione) e downstream (utilizzo). Si tratta del primo caso di coinvolgimento diretto di soci fondatori e co-fondatori ad un’attività di cantiere.
- Cantiere Venezia Città Campus: sono in corso attività di coordinamento accademico tra le istituzioni partecipanti al Cantiere per l’ampliamento dell’offerta didattica di qualità e di respiro internazionale. Lato sviluppo infrastrutturale, si è stabilito di sottoscrivere un documento di intenti tra le Accademie ed il Comune di Venezia a favore della realizzazione della Città Campus nei poli della città storica e di Via Torino (Mestre).
- Cantiere VeniSIA – innovazione: seconda annualità dell’acceleratore VeniSIA (2022-23), per la co-innovazione e accelerazione start-up su climate change e circular economy. Espansione verso due nuove iniziative di accelerazione sui temi del turismo sostenibile e produzioni culturali (assieme a CDP Venture Capital e LVentures) e di future farming (su fondi MUR-PNRR).
La Fondazione è, inoltre, fortemente impegnata nella realizzazione di una serie di progetti trasversali, progetti cioè il cui ambito abbraccia l’intero spettro tematico delle attività oppure progetti strumentali alla migliore riuscita delle singole attività della Fondazione. Tre sono i progetti trasversali attualmente in corso:
- Il “Cantiere Zero”, la costruzione di uno scenario obiettivo di riferimento per la Fondazione, condiviso da tutti i partner, quale visione d’insieme e mappa di trasformazione che guiderà le attività promosse dai soci in risultati coerenti con la creazione di un modello integrato di sviluppo sostenibile per Venezia e il suo territorio metropolitano – e con ricadute su tutta la regione del Veneto – che costituisce il fine ultimo della Fondazione. Accanto allo scenario, verrà creato un sistema integrato di indicatori di sostenibilità (un indice di sostenibilità urbana pensato in ottica funzionale alla realtà del territorio veneziano) con cui misurare i progressi verso il completamento dello scenario-obiettivo.
- Elaborazione di uno studio preliminare sulla utilità del ricorso all’impiego di bond sostenibili per contribuire al finanziamento di alcune delle iniziative progettuali accompagnate dalla Fondazione. Approfondimento del ruolo che la Fondazione può giocare nella promozione e/o implementazione di tali strumenti di finanziamento – quale ad esempio 1) l’aiuto nella definizione di KPI di sostenibilità tailor made per Venezia 2) l’assistenza al loro monitoraggio – con l’applicazione a un’iniziativa pilota.
- Il “Cantiere Dieci” – La Biennale della Sostenibilità: organizzazione a Venezia, ad anni alterni, di un evento di caratura globale dedicato alla promozione, condivisione, confronto, dibattito e scambio delle migliori pratiche di sostenibilità provenienti dai mondi della amministrazione territoriale, della ricerca scientifica e dell’impresa, secondo un approccio legato all’esperienza in corso (bottom-up) e alle aspirazioni internazionali (top- down). L’iniziativa ha l’obiettivo di far diventare ogni due anni Venezia il luogo in cui condividere idee e buone prassi a livello internazionale in tema di sostenibilità urbana; il concept dell’evento, ancora in fase di finalizzazione, da posizionare come grande evento cittadino, potrebbe svilupparsi organizzativamente su due tipologie di intervento: (i) l’assegnazione di un premio internazionale a una best practice di sostenibilità e (ii) un complesso di più sotto-eventi seminariali e/o espositivi, ciascuno dedicato a un’area tematica della Fondazione, organizzati in partenariato con grandi istituzioni/network internazionali competenti sul medesimo tema. Ciò per permettere il confronto tra i risultati e le proposte che escono dai lavori della Fondazione e le best practice internazionali raccolte dalla grande istituzione partner (secondo un modello hub & spoke).