Oggi nell’aula magna dell’Università Iuav di Venezia ai Tolentini si è tenuta la conferenza “Proteggere le città costiere dall’innalzamento del livello del mare”, organizzata dalla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) e Iuav, con il supporto di The European House – Ambrosetti, Consorzio Venezia Nuova, Corila, Vela.
Si tratta del secondo appuntamento della Biennale della Sostenibilità che, tra il 1 giugno e il 25 novembre, proporrà un programma di eventi che vedrà Venezia diventare un centro di confronto internazionale sulle best practice di sviluppo sostenibile.
Il confronto internazionale, suddiviso in tre sezioni, ha visto la partecipazione di esperti in materia provenienti da tutto il mondo e rappresentanti di città costiere vulnerabili all’innalzamento del mare e agli eventi climatici estremi di tre diversi continenti.
Dopo i saluti istituzionali da parte del presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, Renato Brunetta, del rettore dell’Università Iuav di Venezia, Benno Albrecht, dell’assessore all’urbanistica, Edilizia Privata e Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin e dell’Assessore alla programmazione della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, i rappresentanti di Iuav, Veritas e Thetis hanno raccontato l’esperienza di Venezia e le soluzioni adottate per contrastare l’effetto dell’innalzamento del mare Adriatico.
Sono stati quindi esposti ai presenti gli approcci adottati da altre realtà a rischio, come hanno mostrato il vicesindaco di Porto (Portogallo) Filipe Araújo, il sindaco di Biarritz (Francia) Maïder Arosteguy, la Chief Resilient Officer di Lagos (Nigeria) Folayinka Dania e il sindaco di Sausalito (California) Janelle Kellman. A seguire, è stata la volta dei rappresentanti delle reti tematiche internazionali di città. Sul palco si sono avvicendati Yaser Abunnasr, dell’università americana di Beirut; Alessandra Antonini, del Comitato europeo delle regioni; Sachin Bhoite, della rete “C40”; e del fondatore di Ocean Sewage Alliance, Stewart Sarkozy-Banoczy.
«Le fortune di Venezia, una città in un ambiente naturale effimero, sono da sempre legate all’aver saputo costruire con ingegno il proprio rapporto con il mare. Ciò vale anche oggi, grazie ai diversi interventi di salvaguardia adottati per mantenere il proprio successo in un’era di cambio climatico. Venezia, con le sue buone pratiche, offre al mondo un pezzo della soluzione, perché questo possa essere messo a sistema con i contributi dell’ingegno di altre realtà urbane colpite dalle medesime sfide», ha evidenziato il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) Renato Brunetta.
«Progetti di rigenerazione urbana e costiera come quelli sviluppati a Porto, Biarritz o a Sausalito-San Francisco, oppure la strategia per la resilienza di Lagos, sono esempi di scale e contesti molto diversi, a dimostrazione della