La Fondazione ha preso parte all’evento “Beyond Football – Il connubio tra club e città”, tenutosi a Ca’ Venezia, sede del Venezia FC, il 19 marzo.
L’evento, organizzato dal club lagunare con Deloitte e che ha visto la presenza del ministro allo sport Andrea Abodi, ha voluto porre i presupposti per un dialogo tra istituzioni e club al fine di divulgare messaggi positivi e iniziative educative, supportare la città con investimenti strutturali e intersecare la realtà sportiva con il tessuto sociale cittadino.
Il direttore generale della VSF Alessandro Costa è intervenuto alla tavola rotonda “Club, enti locali e municipalità in un modello virtuoso di impatto sociale”, soffermandosi sull’integrazione del club sportivo nella comunità locale attraverso la creazione di valore condiviso tangibile ed intangibile.
Il confronto è proseguito grazie ai contributi del direttore sportivo del Venezia Fc Filippo Antonelli, di Andrea Tomaello, vice sindaco del Comune di Venezia, di Vincenzo Marinese, vicepresidente vicario delegato territorio di Venezia di Confindustria Veneto Est e di Antonio Marcomini, prorettore vicario con delega ai Rapporti con il territorio dell’università Ca’ Foscari Venezia.
Più in generale, durante la giornata, si è discusso della centralità dei club calcistici, forti simboli di aggregazione e integrazione sociale, ma anche di generazione di valore. Anche per questo motivo, un’azienda sportiva moderna è portata a riflettere sull’importanza della responsabilità sociale e sugli strumenti necessari per la creazione di valore condiviso sul territorio.
È stato pubblicato lo studio di Deloitte dal titolo «Beyond Football – Il connubio tra club e città», dove emerge che per 9 italiani su 10 le società calcistiche possono generare valore condiviso con le comunità e il territorio, mentre per 3 residenti in Italia su 4 c’è un vivo interesse per progetti di rigenerazione urbana attraverso il rinnovo degli impianti legati allo sport.
In un contesto sociale in cui solo il 7 per cento dei cittadini è soddisfatto della qualità della vita relativa alla città in cui vive, emerge una discrepanza con il resto d’Europa, dove la media è del 21 per cento. Rilevante il 72 per cento di risposte affermative rispetto alla considerazione del tema della sostenibilità. Gran parte degli italiani la considera un elemento prioritario nello sviluppo del contesto urbano in cui vive. Tuttavia, solo l’8 per cento degli italiani ritiene che la propria città abbia già intrapreso iniziative concrete di sviluppo urbano sostenibile.