L’ambasciatore francese in Italia Martin Briens ha insignito oggi il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) Renato Brunetta del titolo di “Chevalier de la Légion d’honneur (Cavaliere della Legione d’onore)”. A nome del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, il riconoscimento è stato consegnato oggi nel corso di una cerimonia a Palazzo Farnese a Roma, nella Sala dei Fasti.
Briens ha reso omaggio all’impegno di Brunetta riconoscendogli la: «Più alta onorificenza conferita dallo Stato francese, istituita da Napoleone Bonaparte nel 1802 per premiare gli atti di eccezionale coraggio militare e per meriti straordinari compiuti nella vita civile». L’ambasciatore ha poi aggiunto le motivazioni che hanno portato il presidente al riconoscimento: «Per uno spirito di impegno così caro alla Francia dimostrato in tante occasioni e in tanti modi diversi. Lei si è impegnato come docente, economista e politico, amico vicino della Francia. Lei ha dimostrato un attaccamento sincero al nostro Paese che è stato ed è ancora molto apprezzato».
Il diplomatico francese ha proseguito elogiando Brunetta: «Oggi più che mai il nostro continente ha bisogno di persone come lei, che credono nella sua ambizione di accettare e vincere le sfide epocali che stiamo vivendo».
In conclusione, Briens ha toccato il tema di Venezia e della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità: «Venezia, la sua città del cuore, alla quale si è sempre dedicato molto, città a cui, secondo le sue parole, deve tutto, dove è nato e cresciuto e dove ha creato la FVCMS/VSF che presiede. Con la Biennale della Sostenibilità mira a fare di Venezia un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile delle città partendo da cultura e tecnologia. Con la Fondazione vuole fare della Serenissima un modello di resilienza ecologico, sociale, umano e tecnologico, un’iniziativa esemplare, interessantissima, che la Francia seguirà con attenzione, ne sono certo»
Il presidente Renato Brunetta ha espresso i suoi più sinceri ringraziamenti all’ambasciatore e al presidente della Repubblica di Francia, sottolineando la sua felicità per: «un’onorificenza che dà un senso all’impegno di una intera vita, trascorsa tra l’accademia, la politica e le istituzioni».
Brunetta ha poi voluto evidenziare come nel nostro immaginario la Francia rappresenti: «un laboratorio di futuro in purezza, dove tutte le forme del potere e dell’organizzazione sociale si sono manifestate per la prima volta nella storia in una modalità che non distingue tra idea e prassi, perché entrambe frutto di un’irripetibile autenticità». Ha quindi ricordato il profondo e antico legame tra i due Paesi, che sarebbe riduttivo limitare ai soli rapporti interstatali fra Governi, perché sorretto da: «una molteplicità di contatti fra imprese, accademie, scienziati, uomini di cultura, corpi intermedi».
Nel ribadire le “affinità elettive” che fanno di Italia e Francia “due Paesi e due popoli fratelli”, Renato Brunetta ha concluso affermando che il riconoscimento ricevuto «È anche un impegno a tenere salde e rafforzare le radici di questa famiglia allargata che da oggi rappresento».