Terre rare, metalli preziosi e recupero circolare dei rifiuti. Sono stati questi alcuni dei temi trattati nella conferenza organizzata da Venice Sustainability Foundation (VSF) in collaborazione con Gplab di Veritas e 9-Tech. L’evento ha esplorato le potenzialità dell’“urban mining” come soluzione innovativa nell’ambito dell’economia circolare. Ospitato presso il museo M9, il convegno “Urban Mining: Innovazione e Valorizzazione delle Materie Prime Critiche in Veneto” ha analizzato l’importanza del tema del recupero delle materie prime critiche (mpc) in chiave ambientale, sociale ed economica nel territorio veneto.
L’incontro ha messo in evidenza come, entro il 2040, l’Italia potrebbe coprire fino al 32% del fabbisogno di materie prime critiche attraverso pratiche avanzate di recupero, contribuendo a rafforzare la resilienza economica del Paese. La crescente domanda di risorse come litio, terre rare, e metalli preziosi, cruciali per settori come l’elettronica, l’aerospaziale e l’automotive, rende sempre più necessario sviluppare soluzioni che permettano di recuperare questi materiali direttamente da prodotti dismessi.
A testimonianza dell’importanza del settore, è emerso che l’Italia ha visto un incremento del 51% nell’uso delle materie prime critiche negli ultimi anni, una tendenza destinata a crescere. L’incontro ha incluso diverse sessioni tematiche, tra cui la valorizzazione delle mpc in Italia e in Europa, le politiche per l’autonomia strategica e le opportunità di ricerca e innovazione per lo sviluppo dell’urban mining a Venezia.
Innovazioni tecnologiche come quelle presentate dalla startup 9-Tech, che ha sviluppato un processo di recupero dei materiali fotovoltaici con una purezza superiore al 90%, offrono nuove opportunità di ottimizzazione rispetto ai metodi tradizionali, che recuperano meno della metà del valore del pannello. Questa tecnologia, già testata in un impianto sperimentale, promette di migliorare il riciclo di materiali strategici a basso impatto ambientale.
Veritas ha inoltre sottolineato l’importanza di migliorare la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), che in Europa causano perdite significative di materie prime. Con un recupero più efficiente e una maggiore tracciabilità dei flussi di RAEE, si potrebbero evitare ingenti perdite economiche e ambientali. In tale contesto, il recupero di metalli e materiali critici, come avviene nell’Ecodistretto di Porto Marghera, rappresenta un esempio virtuoso di come l’industria circolare stia emergendo come un settore chiave per la sostenibilità.
Il direttore VSF, Alessandro Costa, ha ribadito che il Veneto e Venezia sono in una posizione privilegiata per diventare leader nel settore dell’urban mining, grazie anche alle iniziative sperimentali già in corso. Il recupero di litio e terre rare sta emergendo come una risposta concreta alla crescente domanda di risorse scarse e difficili da reperire.