La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF) ha ospitato lunedì 15 luglio un workshop di valutazione sullo strumento di monitoraggio costruito da UNDRR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction) per verificare il grado di protezione del patrimonio culturale nella città lagunare.
Venezia è chiamata a esprimersi nel suo ruolo di Resilience hub nell’ambito del programma Making cities resilient 2030, che mira a creare una rete di condivisione di esperienze al fine di raggiungere più alti gradi di resilienza nel globo. Il riconoscimento che le Nazioni Unite hanno attribuito a Venezia è avvenuto con l’annuncio di Paola Albrito, Direttrice UNDRR, nel corso dell’evento della Biennale della Sostenibilità 2023 – L’era del Mose dal titolo “Resilient cultural heritage: proteggere il patrimonio culturale dall’innalzamento del mare” promosso dalla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità (VSF).
Il 15 luglio una ventina di esperti che si occupano di protezione del patrimonio culturale nel territorio si sono riuniti nella sede della Fondazione per: valutare insieme la correttezza del questionario costruito da UNDRR, verificarne coerenza o suggerire modifiche e, infine, per comprendere quale sia la situazione attuale di Venezia nel rispondere ai rischi prodotti dai cambiamenti climatici.
I rappresentanti di Comune di Venezia, Regione Veneto, Università Iuav di Venezia, Università Ca’ Foscari, Ordine degli ingegneri, Archivio di Stato di Venezia, Istituto Italiano di tecnologia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Cini, Europa Nostra e Corila hanno detto la loro sul questionario, ognuno secondo il proprio ambito di competenza. Un compito che spetta a ciascuno dei 27 Resilience hub nominati dall’ufficio.
L’obiettivo è quello di ottenere la versione finale e i risultati espressi entro la conferenza dal titolo “Europe and Central Asia regional platform for disaster risk reduction (efdrr.undrr.org)” prevista per il 6-8 novembre in Montenegro.