Giovedì 20 novembre 2024, si è tenuta la conferenza “Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi” che VSF ha organizzato alla 29° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP29) a Baku (Azerbaigian). Articolato in tre parti, l’evento collaterale del Padiglione italiano è parte del programma ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
L’evento è stato aperto dal direttore generale affari europei, internazionali e finanza sostenibile del MASE, Alessandro Guerri, che ha sottolineato come Venezia sia un esempio positivo di adattamento ai cambiamenti del clima.
Nel corso della prima parte, dedicata a “Il ruolo dell’azione climatica locale”, il direttore generale VSF, Alessandro Costa, ha dialogato con Animesh Kumar (UNDRR) e Alessandra Antonini (CoR, Comitato Europeo delle Regioni) su come le politiche locali possano contribuire agli obiettivi globali di riduzione dei rischi legati al cambiamento climatico. La discussione ha toccato anche il ruolo di Venezia come Resilience Hub dell’iniziativa UNDRR “Making cities resilient 2030” ed ha affrontato gli strumenti e le competenze necessarie per attuare le politiche di adattamento.
La seconda sessione, dal titolo “Venezia come modello per l’adattamento climatico e la valorizzazione del patrimonio culturale”, ha visto Pierpaolo Campostrini (VSF, CORILA) confrontarsi con Francesco Musco (Iuav) e Andrew Potts (Europa Nostra) sul ruolo di Venezia come esempio della necessità di protezione del patrimonio culturale. I risultati ottenuti dall’entrata in funzione del MOSE hanno infatti permesso una intensa attività di restauro dei beni culturali danneggiati e forniscono delle indicazioni valevoli in tutto il mondo.
Nella sessione conclusiva, moderata da Vittore Negretto (Iuav), titolata “Dal locale al globale: opportunità di cooperazione e trasferimento di conoscenze – confronto comune”, i relatori hanno discusso dell’opportunità di condividere il “modello Venezia” con la comunità internazionale, attraverso il coinvolgimento della città stessa nelle diverse reti di cui fa parte: la condivisione delle esperienze è il fattore principale che permette una risposta concreta alle sfide poste del cambiamento del clima.