Si è tenuta a Venezia l’ultima riunione dell’anno del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF). I lavori si sono concentrati su alcuni aspetti di rilievo, in primis l’approvazione del Programma di attività 2025 e del budget triennale 2025-27. Sono, inoltre, state prese le seguenti decisioni:
- L’ammissione della Fondazione Diabete Ricerca onlus quale nuovo socio cofondatore, che si propone di sviluppare nella Venezia metropolitana uno studio innovativo sul legame tra ambiente, salute e prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.
- È stato adottato il regolamento per l’ammissione dei soci sostenitori di VSF, stabilendo per essi la possibilità di presentare proposte progettuali o di prendere parte alle iniziative in corso.
- È stato adottato il Gender Equality Plan, per raggiungere l’equilibrio di genere nella composizione degli organi VSF, dello staff e negli eventi organizzati dalla Fondazione, nonché per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo.
Nel Programma 2025, sono stati confermati i 9 ambiti tematici di attività VSF – Idrogeno, Transizione energetica e ambiente, Venezia città campus, Residenzialità, Turismo sostenibile, Innovazione e Acceleratore Venisia, Inclusione sociale, Cultura della legalità, Produzioni culturali innovative – e i 4 progetti trasversali in corso – lo sviluppo di uno scenario di sostenibilità urbana per Venezia e il suo intorno metropolitano, l’accompagnamento all’accesso a strumenti di finanza sostenibile, l’attuazione del ruolo di Venezia quale resilience hub della partnership ONU Making Cities Resilient 2030, l’organizzazione della 2° Biennale della Sostenibilità (che sarà dedicata al rapporto tra urbs, la città fisica, e civitas, la comunità che la vive, nella Venezia metropolitana).
L’incontro è stato anche l’occasione di ripercorrere le attività portate a compimento nel 2024.
Alcune di esse sono il risultato della facilitazione VSF:
- L’inaugurazione dei Poli accademici dell’Acqua e del Restauro, all’interno del progetto Venezia Città Campus.
- Il completamento del Parco del Bacino di Malcontenta, dove sono state messe a dimora oltre 14mila piante.
- La realizzazione di un’analisi sul potenziale di sviluppo della space economy nel Veneto (di prossima pubblicazione).
Numerose le iniziative pubbliche che VSF ha organizzato. Tra di esse:
- Il 1° Venice Hydrogen Forum, dedicato allo sviluppo dell’economia dell’idrogeno decarbonizzato nel Mediterraneo.
- L’evento collaterale del Padiglione Italiano alla COP29 di Baku, dedicato all’esperienza di resilienza climatica di Venezia.
- La mostra Waterproof Venice, incentrata sulla trasposizione futuribile delle progettualità e ambizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio veneziano da parte di una ventina di soci VSF.
Infine, è stato ricordato come nell’anno siano stati siglati tre accordi internazionali:
- Con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e con la Fondazione Internazionale Trieste per la Scienza, finalizzato alla realizzazione di iniziative congiunte in tema di sostenibilità dello sviluppo del territorio.
- L’European Institute for Comparative Urban Research, con cui portare avanti studi comparati sui cluster di attività innovativi urbani.
- La polacca Foundation Institute for Eastern Studies, per il reciproco coinvolgimento in iniziative seminariali e divulgative di carattere internazionale.
«Il 2024 ha rappresentato un anno significativo per la Fondazione, impegnata in una serie di iniziative per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio veneziano. Ora, che grazie al Mose abbiamo salvaguardato l'”urbs”, dobbiamo sostenere lo sviluppo della “civitas”, attraverso l’immissione di nuovo capitale umano, cioè lavoro, giovani e famiglie. È questo il futuro di Venezia, ma per farlo servono investimenti sostenibili. Lo scopo della Fondazione è dare un significato concreto a questa possibilità di salvezza», ha commentato il presidente VSF Renato Brunetta.