Si è conclusa la tre giorni (3-5 settembre) del 33. Economic Forum di Karpacz (Polonia). L’evento, organizzato da Foundation Institute for Eastern Studies, ha visto l’attiva partecipazione della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF), intervenuta come partner strategico.
La partecipazione di VSF al 33° Economic Forum di Karpacz ha non solo confermato Venezia come un laboratorio di innovazione per affrontare le sfide globali della sostenibilità, ma ha anche offerto l’opportunità di allargare e potenziare il proprio network internazionale. Grazie ai numerosi incontri e confronti avuti durante l’evento, la Fondazione ha consolidato il proprio rapporto con la Foundation Institute for Eastern Studies. Questo rafforzamento delle relazioni contribuirà a sviluppare nuove collaborazioni e iniziative congiunte, ampliando ulteriormente l’impatto delle attività di VSF a livello globale e promuovendo l’adozione di pratiche sostenibili ispirate al modello veneziano in altri contesti internazionali.
Il direttore Alessandro Costa e i tre project manager Anna D’Este (Tea), Damiano De Marchi (Scenario obiettivo e Turismo sostenibile) e Francesca Ingrosso (Finanza sostenibile) sono intervenuti affrontando i temi legati a sostenibilità, turismo sostenibile, casi esemplari nel Green procurement, protocolli di finanza sostenibile e coinvolgimento delle comunità locali nei processi di transizione energetica.
Costa ha rappresentato le attività della Fondazione nella sessione “CSR – Powering the Ways to Confront Climate Change – How To Reach Everyone Equitably?”. Con il suo intervento, dal titolo “Engaging local communities in the energy transition – a tale of success”, il direttore ha messo in evidenza come una transizione giusta verso un sistema energetico decarbonizzato debba fondarsi su di un framework comunitario in grado di valorizzare peculiarità, tecnologie e competenze di ciascuno stato membro.
La testimonianza di Costa ha arricchito il dibattito sulle sfide climatiche, a cui hanno preso parte Bartlomiej Orzel (analista della Academy of Polish Careers), Jaroslaw Kwasek (member of the Management Board of the Lublin Voivodeship Lubelskie Region’s Marshal Office), Ireneusz Zyska (Deputy Sejm), Igor Petryk (Market Development Director Wartsila Energy), Adam Kisiel (professore alla Warsaw University of Technology).
Anna D’Este ha preso parte alla sessione “Green Me! How to Take Care of the Environment and Protect Nature in the Modern World”, dedicando il suo intervento, dal titolo “Green Public Procurement – the Veneto region experience”, al tema del Green Public Procurement e dell’esperienza maturata dalla Regione in questo settore. In seguito ha anche offerto una testimonianza sulle attività di VSF e sull’importanza del Mose come strumento di “gestione” dei fenomeni naturali per la salvaguardia di Venezia e del suo sistema territoriale.
Damiano De Marchi è intervenuto con uno specifico focus sulla gestione del turismo di massa nei siti culturali urbani. Il suo intervento “Lessons from Venice”, parte della sessione “UNESCO World Heritage – How to Preserve the Unique Character of Places?”, ha dimostrato la varietà degli argomenti e delle linee di ricerca sviluppate dalla VSF. In particolare, il focus si è sostanziato nel contrastare gli effetti del turismo di massa, evidenziando l’importanza di avere come punto di partenza le persone.
Attraverso l’ Osservatorio della Sostenibilità si possono comprendere i comportamenti delle persone che visitano e vivono Venezia. Conoscenza imprescindibile per le strategie sostenibili e proteggere l’equilibrio tra la dimensione umana (civitas) e quella fisica della città (urbs) nel rapporto con la laguna.
Francesca Ingrosso ha presentato un intervento focalizzato sulla promozione di investimenti sostenibili nell’area metropolitana di Venezia, in linea con la sua missione. Dopo un breve richiamo al Piano d’Azione dell’UE, alla Tassonomia europea e al Green Asset Ratio, l’attenzione si è spostata sul protocollo operativo di finanza sostenibile, sviluppato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari e Knowshape. Il protocollo mira ad allineare i progetti alla Tassonomia, fornendo agli investitori le informazioni necessarie per rendere il finanziamento più attrattivo. In cambio, i promotori si impegnano a definire obiettivi aggiuntivi, non richiesti dalla normativa, per raggiungere specifici traguardi di sostenibilità ESG per Venezia e massimizzare l’impatto del progetto sul territorio.