Le Procuratie Vecchie di San Marco hanno ospitato oggi “Origins of Futures”, una giornata dedicata al dialogo promosso da Edison con il patrocinio di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF), Confindustria Veneto e Comune di Venezia. Cinquanta esperti si sono incontrati per immaginare il futuro all’insegna di sostenibilità e inclusività.
L’ “Opening remarks” è stato affidato al presidente di VSF Renato Brunetta, il quale ha spiegato il ruolo di Venezia come «laboratorio di innovazione e sostenibilità, dove impegno e ingegno si combinano per creare soluzioni straordinarie» e come esempio di luogo in cui si può costruire un domani sostenibile ispirando le nuove generazioni a ripensare le città». Brunetta ha poi chiarito la funzione di VSF che mira a sviluppare un’economia della conoscenza con l’obiettivo di raddoppiare il numero di docenti e studenti in città. Allo stesso modo è stato portata ad esempio la capacità di attrarre investitori di finanza sostenibile con il progetto legato all’emissione di bond sostenibili Esg: «Siamo alla frontiera del futuro, Venezia come laboratorio di sostenibilità e il ruolo del MOSE che consente di “comprare” tempo per guardare al futuro».
Dopo l’intervento di Brunetta, si è tenuto il “Keynote Speech” di Romano Prodi dal titolo “Presente certo, futuro incerto”. L’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea si è soffermato sulle sfide globali che richiedono visione e cooperazione per costruire un futuro che coniughi sostenibilità e competitività. Infine, ha toccato temi legati alla geopolitica e all’economia mondiale con focus sui ruoli di Europa, Stati Uniti e Cina.
Nel corso della mattinata, il dibattito si è invece articolato in quattro tavoli di lavoro – innovazione e progresso sostenibile, comunità e connessioni, conoscenza e inclusione, immaginari e fiducia – generando una riflessione sulla necessità di ripensare i modelli sociali ed economici attuali, promuovendo una maggiore consapevolezza ambientale e una fiducia rinnovata nella capacità collettiva di immaginare il futuro.