Si è tenuta oggi la conferenza “Dalla luna alla laguna: il ruolo e i casi di successo della ricerca e aerospaziale a Venezia”, organizzata dalla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF) assieme a Comune di Venezia e Green propulsion Laboratory – Veritas.
All’Auditorium Cesare De Michelis dell’M9 a Mestre il convegno ha fatto il punto sui possibili sviluppi di questo comparto, sull’evoluzione tecnologica degli ultimi anni in alcuni settori chiave, quali l’aerospaziale, che sta offrendo alle nostre aziende la possibilità di effettuare “salti di filiera” con la prospettiva di divenire leader di mercati in forte crescita e di grande valore. Le aziende possono così aprirsi all’opportunità di diventare soggetti operanti nell’alta tecnologia e offrire nuove opportunità d’impiego a giovani tecnici e laureati.
Al convegno erano presenti esponenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Agenzia Spaziale Italiana, rappresentanti del mondo dell’impresa veneta e veneziana, coordinatori di centri di ricerca aerospaziale delle Università di Padova e di Ca’ Foscari di Venezia, portavoce del mondo della consulenza aziendale e del credito bancario. Imprese, ricerca e sostegno finanziario, dunque, per valutare insieme la situazione e favorire la conoscenza delle opportunità in campo, al fine di promuovere lo sviluppo di un settore con importanti prospettive di crescita, che potrebbe peraltro beneficiare di ulteriori sinergie a fronte di un consolidamento dei progetti di produzione e distribuzione di idrogeno a Porto Marghera.
Proprio questo tema è stato toccato dal presidente della VSF Renato Brunetta, che ha evidenziato: «Il territorio veneziano dispone di una marcia in più dei competitor in questo settore d’avanguardia se si considerano la vocazione di Porto Marghera ad ospitare un polo di produzione e distribuzione di idrogeno e la connessione tra questa fonte energetica e le sue molte applicazioni nella space economy».
Lo sviluppo della space economy promette anche importanti ricadute in ambito ambientale se si considera che le tecnologie necessarie per favorire il supporto alla vita degli astronauti dovranno puntare necessariamente sulla produzione di cibo in ambienti caratterizzati da risorse limitate, dove è fondamentale lo smaltimento dei rifiuti in un ciclo chiuso “zero waste”. Innovazioni queste ultime che inciderebbero positivamente anche nella vita quotidiana sulla Terra.
Nel panorama veneziano emergono già alcune eccellenze internazionali, come Veritas, con il suo Green propulsion Laboratory, la piattaforma multidisciplinare per la sperimentazione e industrializzazione di tecnologie avanzate in ambito ambientale ed energetico.