Alla luce del Quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di disastri, è cruciale affrontare le sfide poste dall’innalzamento del livello del mare e dagli eventi meteorologici estremi, che si prevede aumenteranno di frequenza. Anche con gli sforzi per decarbonizzare le nostre economie, si prevede che il livello del mare aumenterà nei prossimi due secoli, mettendo a rischio oltre 250 milioni di persone che vivono in aree costiere a meno di 2 metri sul livello del mare. Tra i siti vulnerabili vi sono numerosi siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale e situati in regioni costiere a bassa quota, tra cui 49 siti in tutto il Mediterraneo.
Inoltre, dati recenti rivelano che circa il 21% dei siti del Patrimonio culturale mondiale è suscettibile di inondazioni fluviali. Venezia, una delle città impegnate nella campagna UNDRR “Making Cities Resilient”, è diventata un modello di protezione del patrimonio culturale ed è stata riconosciuta come tale nel 2011.
In prossimità dell’ottavo anno da tale conferenza, l’imminente evento a Venezia si propone di valutare i progressi e gli effetti delle strategie attuate, concentrandosi in particolare sui risultati ottenuti sul territorio veneziano. La Conferenza intende inoltre rinnovare l’attenzione verso la tutela del patrimonio culturale, rafforzando i sistemi di allerta precoce e tenendo conto dei più recenti dati scientifici sugli impatti dei cambiamenti climatici. È essenziale affrontare queste sfide e promuovere uno sforzo collettivo per preservare e proteggere le nostre eredità culturali condivise dinanzi al cambiamento climatico.
La conferenza è organizzata da FVCMS/VSF, in collaborazione con CORILA, The European House – Ambrosetti, Consorzio Venezia Nuova e Vela, con il supporto di Fondazione Giorgio Cini e Procuratoria di San Marco, nell’ambito della “Biennale della Sostenibilità 2023 – L’Era del MOSE”, una serie di iniziative promosse dalla FVCMS volte a rendere Venezia un punto di riferimento globale nelle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.